Scopri l'allestimento del Museo Navale

La storia marinara locale si respira in tutti gli ambienti degli ex magazzini generali di Calata Anselmi, per gran parte occupati dal Museo Navale. Un tempo destinati alle attività commerciali legate a Porto Maurizio, oggi permettono di fare un viaggio attraverso le glorie della navigazione. Il Museo è suddiviso in quattro percorsi tematici: il lavoro dell’uomo sul mare nei suoi vari aspetti, la guerra sopra e sotto la superficie, il viaggio per commercio o per svago, e lo sport legato al mare. La vela, nello specifico, è al centro dell’attenzione in quanto sport legato per tradizione alla città di Imperia, dove ogni anno si celebra la regata storica delle Vele d’Epoca. 

 

Percorso Museale
Sala Dolia 
La prima sala del Museo Navale è dedicata all’imperiese Nino Lamboglia, pioniere dell’archeologia subacquea mediterranea. Fu nel 1950 che intervenne su un giacimento sottomarino reperito nei pressi di Albenga, dove sette anni dopo fondò il Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina. Un’altro ritrovamento per cui è conosciuto è quello del Golfo Dianese nel 1976, che permise di recuperare il primo dolium da una nave affondata nel I secolo d.C. 
Fortemente diffuse in passato, le navi a dolia erano imbarcazioni composte da quattordici dolia centrali utilizzati per il commercio del vino, in questo caso provenienti dal Lazio meridionale e dalla Campania settentrionale.

 

 

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Ala storica 
La tradizione marinara del ponente ligure
L’allestimento dell’ala storica inizia con una sala dedicata alla storia della navigazione del ponente ligure tra XI e XIII secolo, quando Genova cresce e assume il ruolo di grande potenza navale e mercantile. Oro, spezie, merci preziose ed empori sono le parole chiave della ricchezza ligure di quel periodo: Genova è una delle Repubbliche Marinare più potenti del Mediterraneo. Sebbene non al centro degli scambi, le riviere diventano luoghi di fornitura per imbarcazioni, equipaggi, cantieri e legname, fondamentali per le spedizioni in mare aperto. Il Siglo de los Genoveses viene inaugurato a partire dalla fine del XV secolo, quando l’arrivo dei metalli preziosi dal Nuovo Mondo introduce l’attività di banchiere in città.

 

 

I tempi della vela
Il museo prosegue con un approfondimento sulle imbarcazioni utilizzate nel corso di quattro secoli di storia della marineria, dal XIV al XIX secolo. Sia la navigazione ligure, sia quella straniera, sono state fondamentali per lo sviluppo delle tipologie navali nel Mediterraneo occidentale, al quale si accosta un miglioramento nelle strumentazioni per la navigazione.

 

 

Le strumentazioni
La modernizzazione delle strumentazioni con l’avvento della propulsione a vapore e della radio ha portato da un lato al miglioramento delle condizioni di navigazione, dall’altro a un consolidamento delle modalità tradizionali.

 

 

Sala ex voto
Gli ex voto erano i ringraziamenti offerti al divino e ai santi da parte degli uomini in mare. La pratica risale sin dai tempi antichi e si manifesta attraverso l’uso di tavolette di legno dipinto, o modellini, spesso dedicati nei santuari religiosi. Importantissimi documenti storici per noi, riportano le storie dei naviganti nel corso dei secoli passati, con le loro avventure alla volta del mare aperto e le impervie condizioni marine. Le navi sono descritte nel dettaglio, spesso coinvolte in incidenti o tempeste da cui vengono salvate per intervento divino.

 

 

L’epopea di Capo Horn
A meno di 800 km dall’Antartide, Capo Horn segna il confine tra l’Oceano Atlantico e quello Pacifico. Luogo leggendario per i marinai, doppiato per la prima volta nel 1626 da due navi olandesi, consiste in uno sperone di roccia alto 600 metri collocato in un’area ostile e caratterizzata da forti venti e onde alte. Prima del 1914, anno di inaugurazione del Canale di Panama, Capo Horn consisteva nell’unica via disponibile di passaggio tra i due oceani.

 

 

Le grandi esplorazioni
Tra il 1700 e il 1800, dopo secoli dedicati all’esplorazione scientifica, le tecniche e tecnologie navali avanzano e la precisione delle carte nautiche porta a un miglioramento nelle condizioni di navigazione. In questa sala è esposta una collezione di mappe, carte nautiche, modelli e cimeli che permettono di vivere da vicino le personalità dietro alle famose spedizioni scientifiche, ad esempio Bartolomeo Bossi, Giacomo Bove, Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi, Umberto Nobile, Alfredo Viglieri, Giuseppe Vincenzo Tucci ed Eugenio Ghersi.

 

 

L’idrografia
L’ultima sala dell’Ala Storica propone un focus sull’idrografia, disciplina che utilizza strumenti di misurazione come idrometri e manometri per analizzare le condizioni marine. Connessa fortemente con la tutela del territorio e la creazione di carte idrografiche, in quanto branca della geografia fisica, permette di prevedere lo sviluppo nel tempo delle caratteristiche fisiche di mari e coste, oltre a curare la ricerca scientifica. 

 

 

Ala moderna
Palombaristica
La sala in questione approfondisce le camere iperbariche e gli elmi utilizzati nella marina militare. Viene brevettata da Roberto Galeazzi, il quale nel 1926, a capo dell'ufficio di collaudo al cantiere Ansaldo del Muggiano, porta a compimento una struttura sferica per la costruzione di scafi resistenti alla pressione. Viene così aperta la strada alle successive costruzioni di sommergibili, scafandri o campane. Dopo aver ricevuto un altro brevetto nel 1935 per uno scafandro adatto all'alta quota, apre a La Spezia la prima officina per queste apparecchiature: è soprannominato "il mago delle profondità". 

 

 

La Marina italiana e l’uniformologia
Una sezione dettagliata mostra un ricco archivio di uniformi della Marina Militare Italiana nelle diverse funzionalità.

 

 

I mezzi d’assalto e la subacquea militare
La sala viene introdotta da una lettera recapitata nel 1941 a una donna: 

 

"Cara mamma,
Ho lasciato questa lettera ad un amico che te la spedisca nel caso mi dovesse accadere qualche cosa. In questi giorni parto per una missione di cui non posso parlarvi. Il meno che mi possa accadere è di rimanere in mano al nemico (prigioniero). Tu, come tutti, dovete farvi coraggio e non farvi del cattivo sangue per me. Sapete che amo l'Italia, come posso amare voi, perciò è mio dovere difenderla, liberarla e renderla padrona del suo mare.
Giungano a voi tutti i più affettuosi baci e abbracci."
Gigetto

 

Fu scritta da Luigi Barla, operatore segreto dei mezzi d'assalto della Xª Flottiglia Mas, che nella lettera fa riferimento all'attacco alla fortezza di Malta del 26 luglio 1941. Alla fine delle ostilità, diventò uno degli operatori subacquei più ricercati tra gli addetti ai recuperi marittimi. I membri della Flottiglia, anche detti nuotatori Gamma, avevano l'abilità di operare in diverse modalità, ad esempio nuotando verso l'obiettivo, o con l'uso di mezzi subacquei di superficie, di cui al Museo abbiamo un esempio: lo Scirè e i suoi cimeli. 

 

 

La guerra sui mari e la modellistica
Parte integrante dell’allestimento museale è questa sezione di modellistica relativa alle differenti tipologie di imbarcazione militare.

 

 

I transatlantici
I transatlantici sono grandi navi passeggeri progettate per attraversare gli oceani, spesso utilizzate per i viaggi tra Europa e America nel XIX e XX secolo. 

 

 

La palestra della vela
L'installazione permette di approfondire il mondo della vela, oltre a dare la possibilità di svolgere un allenamento indoor per i professionisti.

 

 

Il santuario dei cetacei
Il Santuario dei cetacei Pelagos, esteso su circa 88.000 km² nel Mar Mediterraneo tra Italia, Francia e il Principato di Monaco, fu ideato nel 1999 con l'obiettivo di proteggere balene, delfini e tutte le forme di vita marina. Caratterizzato da venti e correnti che arricchiscono il fondale di nutrienti, è fondamentale per la biodiversità e ospita specie quali balenottere comuni, capodogli, delfini, tartarughe marine, mobule e uccelli marini. 

 

 

La navigazione a vapore e le “Carrette” del mare

La navigazione a vapore rivoluzionò il trasporto marittimo nel XIX secolo, permettendo viaggi più veloci e affidabili rispetto alle navi a vela. Tuttavia, le “Carrette” del mare, navi vecchie e malridotte spesso usate per il trasporto di emigranti e merci a basso costo, rappresentavano un rischio significativo per la sicurezza a causa della loro scarsa manutenzione e condizioni precarie.

 

 

Mare e vento

Una serie di installazioni consecutive danno modo di osservare gli effetti del vento sulla navigazione e di avviare un'imbarcazione in funzione dei nodi di velocità.

 

 

Yachting 
Istituite nel 1986 da Pier Franco Gavagnin e altri appassionati del mare, le Vele d'Epoca di Imperia sono un appuntamento fondamentale delle regate classiche nel Mediterraneo. Al primo raduno parteciparono all'incirca 30 imbarcazioni, primo passo per la crescita esponenziale della manifestazione.
Nel 1992 il Raduno diventa un appuntamento biennale e negli anni 2000 e 2002 acquista ancora più fama e notorietà inserendosi nel circuito di Prada Trofeo Prada - Prada Challenge for Classic Yachts. I grandi numeri e l'alta qualità delle imbarcazioni partecipanti hanno permesso a Imperia di crescere in modo esponenziale, attraendo sempre più pubblico del settore ma anche turisti, appassionati o curiosi.
Nel 2019 le Vele d'Epoca di Imperia tornano annuali e ogni settembre, grazie alla propria storia, possono contare sulla presenza di straordinarie imbarcazioni e su un pubblico numeroso che viene da tutto il mondo ad ammirare le Grandi Regine del Mare.

 

 

Area didattica
Attrezzata per le attività laboratoriali e per famiglie, accoglie le persone per sperimentare con divertimento nella conoscenza dei segnali marittimi.